Si hanno tracce del Massaggio Thailandese intorno al V secolo a.C. con il medico indiano Shivago Kumar Baj, considerato il padre della medicina thailandese. Questo massaggio, utilizza manovre strettamente legate all’Ayurveda ed allo Yoga, probabilmente per l’origine del medico che lo ha coniato, per questo motivo, il massaggio, si esegue tradizionalmente a terra sui futon e colui che riceve il massaggio indossa abiti comodi per facilitare le flessioni e gli stiramenti che verranno eseguite come nel Thai Yoga, legate appunto allo yoga.
Il massaggio Thai, è strettamente legato anche alla MTC per il suo ampio utilizzo di pressioni nella sua esecuzione in punti riflessi del nostro corpo come nel Thai Foot o Thai Hand o Thai Face dove troviamo l’intera mappatura del nostro corpo, purtroppo per noi, di questo massaggio si hanno poche notizie sulle sue origini e sulle sue interazioni con le altre culture, in quanto, veniva tramandato oralmente; ciò che noi conosciamo sulle sue origini, ci è pervenuto solo grazie a re Rama III, che nel 1832 fece incidere sulle mura del Tempio Phra Chetupon le posizioni e le linee energetiche che attraversano il nostro corpo, che riuscì a recuperare dai pochi testi esistenti in lingua Pali.
Anche il Massaggio Thailandese, ha come obiettivo il ripristino ed il riequilibrio della circolazione energetica dell’individuo, ma a differenza della maggior parte dei massaggi, la sua particolarità consiste nello spingere al limite delle potenzialità di colui che riceve il massaggio con l’ausilio oltre che delle mani anche delle braccia, dei gomiti, delle ginocchia, e dei piedi, ed alla fine della seduta non ci si sente sedati, ma anzi ci si sente potenziati.